L'islamologo elvetico Hani Ramadan è stato espulso dalla Francia e rimpatriato in Svizzera. Il 57enne ginevrino, fratello di Tariq Ramadan e nipote del fondatore dei Fratelli musulmani in Egitto, è stato fermato a Colmar dove partecipava a una conferenza e, in seguito, accompagnato alla frontiera dalla polizia poiché "noto per aver adottato un comportamento e fatto affermazioni che rappresentano una grave minaccia per l'ordine pubblico" spiega una nota di Parigi rivelando che venerdì nei suoi confronti era stato emesso un divieto di entrata.
"Il ministero degli Interni e le forze dell'ordine sono mobilitate e continueranno a lottare senza sosta contro l'estremismo e la radicalizzazione" ha dichiarato il ministro Matthias Fekl citato nel comunicato.
Diem/ATS
Hani Ramadan aveva fatto scandalo in Francia e in Romandia nel 2002 per un suo scritto apparso su "Le Monde" nel quale difendeva la sharia e la lapidazione delle adultere. In seguito il Governo di Ginevra lo aveva licenziato dal suo lavoro di insegnante per dichiarazioni "contrarie ai valori democratici e agli obiettivi della scuola pubblica".
Dal TG12.30: