Diventare il "CERN del cervello", ossia un centro all'avanguardia nello studio delle neuroscienze. È l'obiettivo di "Campus Biotech", il polo scientifico d'eccellenza attivato nel sito di Ginevra abbandonato dalla multinazionale Merck-Serono nel 2013 a seguito di una ristrutturazione costata all'epoca la perdita di quasi 1'200 posti di lavoro.
Quasi 400 ricercatori sono già operativi nel campus, inaugurato venerdì alla presenza del consigliere federale Johann Schneider-Ammann e sorto grazie all'iniziativa congiunta del Politecnico di Losanna, dell'Università di Ginevra, dell'imprenditore bernese Hans-Jörg Wyss e della famiglia di Ernesto Bertarelli, già fondatore della Serono. L'intero complesso si estende su una superficie di ben 40'000 metri quadrati.
Schneider-Ammann assiste ad una dimostrazione con un dispositivo del centro di ricerca
Una volta entrato a pieno regime, "Campus Biotech" vedrà aumentare di oltre il doppio il numero degli attuali collaboratori. La ricerca di base sulle neuroscienze e l'analisi di dati medici su vasta scala rappresenteranno le principali attività, nell'ottica dello sviluppo di nuovi e rivoluzionari dispositivi.
Le ricerche potranno ad esempio sfociare nella realizzazione di "neuroprotesi" in grado di ridare la vista agli ipovedenti. Gli scienziati confidano inoltre nella possibilità di riattivare geni compromessi a seguito di lesioni del midollo spinale o di incidenti cerebrovascolari.
ATS/ARi
RG 12.30 del 23.05.15 - L'intervista del corrispondente Gabriele Fontana a Ernesto Bertarelli