Il centro per la prevenzione dell'estremismo e della violenza aperto lo scorso anno a Winterthur, dopo che diversi giovani avevano lasciato la città per dare man forte ai combattenti dell'autoproclamato Stato islamico, si è occupato di 17 casi nei suoi primi giorni d'esistenza.
La richiesta di consulenza è giunta 11 volte dagli insegnanti o comunque da persone che con i ragazzi interessati lavorano, in un'occasione sono state direttamente le autorità a manifestarsi mentre per le altre cinque le segnalazioni sono giunte dalla popolazione.
Obbiettivo della struttura è d'individuare per tempo chi mostra una tendenza a radicalizzarsi: una giovane che di punto in bianco indossa il velo, un adolescente che si rifiuta di stringere la mano al maestro, sono due esempi sintomatici. Il servizio, che s'avvale di specialisti esterni, è a disposizione sia degli istituti scolastici che dei comuni cittadini che cercano informazioni.
ATS/dg
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