Gli Stati hanno detto "no" oggi, martedì, ad un innalzamento automatico fino a 67 anni dell'età del pensionamento, nel caso di difficoltà finanziarie per l'Assicurazione vecchiaia e superstiti.
Per la Camera dei cantoni, che ha respinto la proposta in modo tacito, essa rischierebbe di pregiudicare tutto il progetto Previdenza vecchiaia 2020. A favore dell'idea si era espresso invece, lo scorso settembre, il Consiglio nazionale.
In base a tale soluzione, qualora la copertura del fondo AVS dovesse scendere al di sotto dell'80%, il Consiglio federale dovrebbe progressivamente aumentare l'età di riferimento per l'ottenimento delle rendite, fino a raggiungere i 67 anni.
Red.MM/ARi
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13.12.2016: Previdenza della discordia