Il ministero pubblico di Basilea ha avviato giovedì delle indagini nei confronti di un'organizzazione di assistenza al suicidio locale riguardo a dei costi fatturati nell’ambito di un caso di accompagnamento.
Sotto la lente c’è la vicenda di una 75enne britannica rivoltasi lo scorso 21 luglio all’associazione svizzera Eternal Spirit, legata a Lifecircle. La storia aveva attirato l’attenzione dei media inglesi, colpendo per l’ottima salute di cui godeva la donna che, come si legge su Le Matin Dimanche, ha pagato 10'000 franchi per la prestazione.
L’inchiesta dovrà stabilire se ci sia stata un’incitazione al suicidio a scopi di lucro. In caso di condanna, i membri del consiglio de fondazione dell’organizzazione, tra cui la presidente Erika Preisig, rischiano una pena detentiva di 5 anni o più o una multa.
ATS/lg