Si è aperto oggi a Neuchâtel il primo processo in Svizzera a carico di attivisti di Extinction Rebellion, il movimento internazionale che chiede con metodi anche illegali, interventi immediati per affrontare il cambiamento climatico. Un processo che ha valore di test per altri che avranno luogo in Svizzera, il prossimo sarà infatti a Friburgo, il 25 maggio.
Sono 15 i giovani, provenienti dalla Svizzera francese, che compaiono davanti al tribunale. Hanno fatto opposizione alla multa di 300 franchi e alle spese di giustizia pronunciate per aver preso parte il 5 marzo dello scorso anno ad una manifestazione non autorizzata e aver ostacolato il traffico. Ma lo scopo del ricorso è soprattuto quello di mediatizzare il processo e attirare l'attenzione sull'emergenza climatica, spiega la sezione neocastellana di Extinction Rebellion.
"La polizia non ci ha mai detto che la manifestazione era proibita e implicitamente sembrava che fosse consentita fino alle 13.30", ha detto stamane un testimone in aula, un sostenitore di Extinction Rebellion che quel giorno era presente, ma non è stato multato.
La Limmat verde
Non si tratta del primo processo a carico di attivisti per il clima. Ma è la prima volta che è coinvolto il movimento internazionale. In Svizzera il movimento è riuscito per esempio nel 2019 a
tingere le acque della Limmat, a Zurigo, di verde. E la settimana scorsa in diverse città svizzere i militanti hanno bloccato il traffico.
Non sarà l'ultimo procedimento contro Extinction Rebellion. Il prossimo, a carico di una trentina di persone, si aprirà il 25 maggio a Friburgo, processo cha sta già creando polemica per il rifiuto della giustizia, denunciato dalla difesa, di sentire degli esperti. Neanche a Neuchâtel sono chiamati degli esperti a testimoniare, ma semplicemente perché il giudice ha già chiarito che ammette l'esistenza dell'emergenza climatica.
ND del 17.05.2021 Bake ci parla di Extinction Rebellion Ticino
RSI Info 17.05.2021, 18:14
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Extinction Rebellion è presente in Ticino dall'agosto dell'anno scorso. Sono già state organizzate delle manifestazioni, nessuna finora sfociata in denuncia. Ed uno dei membri ticinesi, Bake, proprio oggi annuncia un'azione di protesta prevista presso la RSI a Comano il prossimo 21 di maggio.