Il servizio di sicurezza aerea di Meiringen aveva autorizzato l'F/A-18 schiantatosi il 29 agosto nella regione del Susten a volare fino a una quota minima di 3'050 metri, troppo bassa per la zona, visto che l'apparecchio andò a sbattere contro la montagna a 3'300 metri sul livello del mare. Di regola nel settore in questione vale un minimo di 4'360. È ancora troppo presto, però, per dire se sia stata questa la causa dell'incidente costato la vita al pilota 27enne, ha comunicato oggi (martedì) la giustizia militare.
Si sta ancora indagando sulle cause dell'errore commesso dai controllori di volo, così come sulla reazione dell'ufficiale ai comandi del caccia quando ricevette la comunicazione errata. Dopo il contatto con gli operatori di Meiringen, il pilota aveva cambiato frequenza radio perché da lì in poi sarebbe stato seguito dalla sede di Skyguide a Dübendorf.
Il velivolo era decollato alle 16.01 dalla base, per partecipare insieme a un altro dello stesso modello a un esercizio di combattimento aereo contro un Tiger F-5. A causa delle condizioni meteorologiche, i velivoli si seguivano con il radar ma non si vedevano a vicenda. Il contatto era stato perso alle 16.05. L'inchiesta non ha finora permesso di accertare alcun problema tecnico. Sembra che il seggiolino eiettabile non sia stato azionato. La scatola nera non è stata trovata.
pon/ATS
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