François Hollande intende mantenere la promessa di chiudere la centrale nucleare di Fessenheim, in Alsazia. I suoi due reattori, i due più vecchi del paese, sono fonte di preoccupazione anche per la Svizzera, vista la vicinanza al confine, ed è nel mirino delle critiche degli ecologisti.
Nell'intervista di due ore alla radio France Inter, il presidente francese si è tuttavia rifiutato, malgrado ripetute sollecitazioni, di confermare la data precisa per la fine dell'esercizio dell'impianto. Dovrebbe essere la fine del 2016, ma il termine non è stato inserito nella legge sulla svolta energetica con cui Parigi mira a ridurre dal 75 al 50% della produzione la sua dipendenza dall'atomo entro il 2025.
Anzi, la stessa ministra dell'ambiente, l'ex compagna di Hollande Ségolène Royal, l'aveva rimesso in discussione in novembre, affermando che "una centrale deve essere chiusa (cosa ribadita anche dal capo dello Stato) ma non deve necessariamente essere Fessenheim.
pon/ATS