Dopo il Consiglio degli Stati, anche il Consiglio nazionale ha respinto sia l'iniziativa sui ghiacciai sia il suo controprogetto diretto, optando per il controprogetto indiretto che ha il vantaggio di accelerare la transizione verso la neutralità carbonica.
Per raggiungere l'obiettivo, sono previsti dei programmi di incentivazione. Due miliardi di franchi sono stati messi a disposizione per la sostituzione degli impianti di riscaldamento inquinanti e per il rinnovamento energetico degli edifici. Altri 1,2 miliardi di franchi sono destinati alla promozione dell'innovazione nelle imprese.
Gli elementi centrali dell'iniziativa restano quindi inclusi. I promotori, che avevano chiesto il divieto di utilizzo dei combustibili fossili per raggiungere la neutralità delle emissioni, hanno annunciato il ritiro condizionato del loro testo.
Popolo chiamato al voto il 18 giugno
La popolazione svizzera dovrà votare sulla questione il 18 giugno dato che l'UDC ha presentato un referendum sul controprogetto indiretto.
Nell'ipotesi di un rifiuto popolare del controprogetto indiretto, i Verdi avrebbero voluto sostenere l'iniziativa che sarebbe stata poi sottoposta al popolo. Kurt Egger (Verdi, TG) ha affermato che il testo avrebbe ancorato gli accordi di Parigi sul clima nella Costituzione e avrebbe permesso un'uscita definitiva dai combustibili fossili. Tuttavia, i deputati hanno respinto la sua proposta con 107 voti favorevoli e 87 contrari. "Se la controproposta indiretta sarà respinta quest'estate, dovremo ripartire da zero", ha rimarcato Stefan Müller-Altermatt (Il Centro, SO).
Notiziario ore 14, 25.02.2023
Notiziario 25.02.2023, 14:10
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