Ginevra, 29 candidati per sette seggi

A Ginevra la popolazione è chiamata ad eleggere questo fine settimana il Gran Consiglio e il Consiglio di Stato. Si tratta della prima volta che i due organi vengono rinnovati simultaneamente. Ma non è l’unica novità contenuta nella nuova Costituzione cantonale entrata in vigore in giugno. D’ora in poi, infatti, l’Esecutivo viene eletto con il sistema maggioritario e la legislatura è stata portata da 4 a 5 anni.

Nonostante il tasso di partecipazione al voto sia finora piuttosto basso (venerdì sera si era già recato ai seggi solo il 27,8% degli aventi diritto) i temi della campagna, che dovranno essere affrontati dai politici nella prossima legislatura, sono molto sentiti dai cittadini. Basti pensare alla crisi dell’alloggio, alla questione degli impieghi di solidarietà e alla riforma della fiscalità .

Il primo ha portato circa 800 persone a scendere in strada, sabato scorso, per chiedere “un tetto per tutti”. In sostanza i dimostranti e gli organizzatori hanno messo l’accento sulle difficoltà a trovare delle abitazioni economiche, ma di qualità, ripartite equamente sul territorio.

Il secondo, invece, è stato il tema principale della campagna elettorale di “Insieme a sinistra”, nonché il fulcro del dibattito urgente odierno del Legislativo cantonale su una mozione socialista, voluta anche dai Verdi e dal Movimento dei cittadini ginevrini.

Quanto alla riforma della fiscalità, il Gran Consiglio ginevrino ha votato il freno agli investimenti per contenere il debito pubblico, mentre il popolo dovrà esprimersi sull'iniziativa socialista sull'abolizione dei vantaggi fiscali per le multinazionali.

Per meglio capire le problematiche, Gabriele Fontana (corrispondente a Ginevra per l’RG) ha preparato tre reportage ( vedi box a lato ).

SM-cos/ATS