Svizzera

Gli irochesi seppelliscono l'ascia di guerra, a Ginevra

La città elvetica ha restituito due oggetti sacri che erano stati sottratti ai nativi americani 200 anni fa ed erano poi finiti nel museo etnografico, il MEG

  • 15 febbraio 2023, 21:57
  • 20 novembre, 11:56
02:50

Ginevra, i beni restituiti agli irochesi

Telegiornale 15.02.2023, 21:00

  • RSI
Di: TG/redMM 

Restituire oggetti preziosi sottratti in passato ad altri popoli ha un forte valore simbolico. Ginevra si muove in questo solco e i primi a beneficiare di questa politica sono gli haudenosaunee (ovvero Popolo della Lunga Casa), nativi americani originariamente stanziati tra Stati Uniti e Canada che noi chiamiamo più comunemente irochesi.

Una storia di amicizia, tradizioni e rispetto. Si sotterrano le armi tradizionali e si pianta l’albero della pace, sotto gli occhi di alcuni grandi capi irochesi (e dei politici della città), presenti a Ginevra, dove si celebrano i 100 anni della visita di Deskaheh, famoso capo irochese.

Deskaheh a Ginevra nel 1923

I tre irochesi, o più precisamente i tre haudenosaunee, sono però qui anche per farsi restituire due oggetti sottratti al loro popolo 200 anni fa e finiti nel museo etnografico di Ginevra, il MEG. Si tratta di una maschera e di un sonaglio, talmente sacri che alla RSI non è concesso di aprire le scatole per filmarli. Possiamo solo ammirarne le sagome nel luogo in cui erano esposti.

"Per noi questi oggetti hanno un potere, sono esseri viventi, hanno uno spirito, una coscienza. I nostri avi ci hanno trasmesso le istruzioni per curarli e usarli durante le cerimonie. E non possiamo farlo se sono in un museo", ha spiegato Brennen Ferguson, membro della Confederazione Haudenosaunee.

Per la direttrice del MEG, Carine Ayélé Durand, questa spiritualità va assolutamente rispettata.

Restituire oggetti preziosi ad altri popoli, sotterrare i simboli della guerra. Ginevra si riconferma insomma città della pace.

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