È un gran discutere sui prezzi della benzina, ma gli svizzeri continuano a fare il pieno alla loro auto come prima: è la constatazione che fa il Tages-Anzeiger, foglio che al tema dedica oggi un articolo. "La nostra esperienza passata dimostra che la domanda di carburante e quindi le vendite sono poco o per nulla influenzate dal prezzo", spiega alla testata zurighese Fabian Bilger, vicedirettore generale di Avenergy Suisse, nuovo nome (dal 2019) di quella che un tempo era l'Unione petrolifera.
"Gli aumenti dei prezzi della benzina sono sempre molto discussi, eppure la gente continua allegramente a fare il pieno", gli fa eco Johanna Gollnhofer, docente di marketing all'Università di San Gallo. Il fatto è che i consumatori reagiscono in modo molto poco elastico: la domanda di carburante non diminuisce quando i prezzi aumentano. "Non c'è un sostituto a breve termine: se si possiede un'auto, la si vuole usare", afferma la professoressa in dichiarazioni riportate dal quotidiano.
Jan-Egbert Sturm, specialista del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico di Zurigo (KOF), vede le cose in modo diverso. "Il consumo di carburante è ancora inferiore rispetto al 2019, quando ci spostavamo ancora abbastanza liberamente", sottolinea al giornale. "La domanda di viaggiare e di essere di nuovo in movimento è aumentata fortemente dalla primavera, eppure la quantità venduta non è ancora ai livelli pre-pandemia, come sarebbe stato lecito aspettarsi. Quindi il prezzo elevato sta almeno in parte frenando la domanda di benzina e gasolio".
Intervista a Mister energia
Telegiornale 20.07.2022, 22:00