Grandi allentamenti in vista

Il calo dei contagi - che avevano toccato il picco di oltre 48'000 tre settimane fa - e soprattutto delle ospedalizzazioni (restano ricoverati 1'856 pazienti Covid, di cui 190 in cure intense) indurranno mercoledì il Consiglio federale ad allentare le restrizioni in vigore contro la pandemia. E stando ad anticipazioni di stampa, delle due varianti che erano state messe in consultazione due settimane fa, sarà la prima ad essere applicata quasi in toto. Già da giovedì, dovrebbero essere soppressi le limitazioni per gli incontri privati e l'obbligo di certificato attualmente applicato fra gli altri in bar, ristoranti, palestre e musei.

Della seconda variante, quella a tappe, verrebbe conservato l'uso della mascherina, ma solo nelle strutture sociosanitarie e sui mezzi di trasporto pubblici, come richiesto dalla maggioranza dei cantoni. Verrà abbandonata invece nei negozi, scrive il Blick. La campagna vaccinale non sarà sospesa e si continuerà anche a testare, in particolare in presenza di sintomi. Già soppressa la quarantena, resterebbe invece in vigore l'isolamento di cinque giorni per i positivi.

Le misure confermate sarebbero inoltre limitate a fine marzo, quando - come sostengono i giornali del gruppo CH Media - dovrebbe essere revocata la situazione particolare che il Governo aveva decretato alla fine di febbraio del 2020. Un provvedimento in vigore da quasi 2 anni, quindi, inframezzati da un alcuni mesi di situazione straordinaria (da marzo a giugno del 2020).

Pandemia, cronistoria delle restrizioni

Interpellato dal Blick, il medico cantonale di Zugo Rudolf Hauri, presidente dell'associazione nazionale di categoria, si dice fiducioso. La revoca delle misure - afferma - potrebbe invertire nuovamente la tendenza e portare a un nuovo aumento dei contagi. Tuttavia, non è da prevedere che gli ospedali si ritrovino nuovamente sotto pressione.