Lo sciaffusano Mattias Greuter è stato designato mercoledì sera a Berna giornalista dell’anno nel corso degli Swiss Press Awards 2022. È stato scelto per una serie di articoli pubblicati sul Schaffhauser AZ in cui ha portato alla luce gravi abusi in una casa di cura. La sua inchiesta ha portato alla chiusura della struttura e all’apertura di indagini da parte della procura. Ha vinto anche nella categoria testo.
Per quanto riguarda la fotografia, il riconoscimento è andato al losannese Denis Balibouse che lavora per l’agenzia Reuters. Ha vinto grazie allo scatto fatto durante l’incontro fra il presidente Joe Biden e l’omologo russo Vladimir Putin lo scorso giugno a Ginevra. Entrambi hanno ricevuto 25'000 franchi. Alla cerimonia era presente anche il consigliere federale Guy Parmelin.
Lo scatto fatto a Ginevra
Gli altri premiati
La categoria "online" è andata a una squadra di cinque giornalisti della Neue Zürcher Zeitung - Florian Schoop, Joana Kelén, Fabian Baumgartner, Franco Gervasi e Linda Koponen - per un articolo che ripercorre il viaggio della cocaina dal suo arrivo in Spagna alla Langstrasse di Zurigo.
Un altro gruppo di quattro giornalisti della NZZ am Sonntag - Patrick Imhasly, Tehere Lüthi, This Wachter e Simon Meyer - si è aggiudicato il premio nella categoria "audio", per un podcast che racconta la storia della psicochirurgia.
Due giornalisti romandi hanno infine ottenuto il riconoscimento nelle categorie "video" e "locale": François Ruchti, per una sua inchiesta su una sanguinosa guerra di clan tra famiglie kosovare nel canton Friburgo, diffusa dalla RTS, e Simon Gabioud, per un film di 13 minuti sulla sistemazione dei lavoratori stagionali nelle torri residenziali di un quartiere di Ginevra, diffuso dalla RTS e da Le Temps. I premiati hanno ottenuto 15'000 franchi ciascuno.