L'Unione sindacale svizzera (USS), inquieta per l'evoluzione economica, considera prioritari, per il 2017, il consolidamento delle assicurazioni sociali, la lotta contro la disoccupazione e la riduzione dei premi di cassa malati.
Per quel che riguarda quest'ultimo aspetto, com'è stato sottolineato mercoledì a Berna in sede di conferenza stampa, nessuno dovrebbe pagare rate superiori al 10% dello stipendio netto. L'ideale, a detta dell'organizzazione, sarebbe un carico attorno all'8%. Più a lungo termine, bisognerebbe puntare a una cifra proporzionata al salario. Per ottenere un calo dei costi si potrebbe ad esempio usare i 300 milioni di franchi incassati annualmente dalla Commissione della concorrenza con le multe.
Potrebbe essere anche preso in considerazione il ricavo versato alla Banca nazionale dei tassi negativi, che però non dovrebbero più gravare sul fondo dell'AVS; circa 1,2 miliardi annui da consegnare alle casse pensione. Lo stesso istituto d'emissione dovrebbe infine impegnarsi maggiormente contro la forza del franco.
ATS/dg
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