La bufera giudiziaria abbattutasi sull'Istituto per le opere di religione (IOR) porta all'azzeramento del suo vertice operativo. Il direttore generale dell'Istituto per le opere di religione (IOR), Paolo Cipriani, e il suo vice, Massimo Tulli, hanno infatti rassegnato le dimissioni.
"Dopo molti anni di servizio ambedue hanno deciso che questo atto sarebbe stato nel migliore interesse dell'istituto stesso e della Santa Sede", si legge nel comunicato della sala stampa vaticana.
Von Freyberg alla direzione
Ad assumere ad interim le funzioni direttive, con effetto immediato, è il presidente Ernst von Freyberg. Egli sarà coadiuvato da Rolando Marranci in qualità di vicedirettore e da Antonio Montaresi nella nuova posizione di Chief Risk Officer con la responsabilità di compliance e progetti speciali. Entrambi vantano esperienze di alto livello in banche a Londra e negli Stati Uniti.
Dimissioni attese
Le dimissioni di Cipriani, negli ambienti d'Oltretevere, erano in qualche modo attese: già sabato scorso, a quanto si apprende, l'ormai ex direttore generale aveva riconsegnato la sua auto di servizio. La decisione arriva infatti dopo il clamoroso arresto di monsignor Nunzio Scarano (insieme a un ex agente dei servizi e a un broker finanziario) e il commissariamento dello IOR deciso da Papa Francesco. Quest'ultimo ha tra le priorità del suo pontificato quella di condurre la "banca vaticana" su una via di totale trasparenza, priva di ombre.
(red. MM / txt)
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ll caso
Paolo Cipriani è tuttora indagato dalla Procura di Roma, insieme all'ex presidente Ettore Gotti Tedeschi, nella vicenda dei 23 milioni di euro dello IOR depositati su un conto del Credito Artigiano Spa e poi sequestrati per sospetta violazione delle norme anti-riciclaggio da parte della banca vaticana.
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RG 07.00 La corrispondenza di Claudio Bustaffa
RSI Info 02.07.2013, 11:43