Idrocarburi, Neuchâtel cessa estrazioni

Le estrazioni di idrocarburi, indipendentemente dalla tecnologia usata, sottostaranno a una moratoria di dieci anni nel cantone di Neuchâtel. Il Gran Consiglio ha accettato oggi, mercoledì, una modifica di legge, che mira a bloccare un progetto con un grosso rischio di inquinamento.

La revisione della Legge sulle miniere e le cave si applica sia alle esplorazioni che allo sfruttamento di energie fossili come il petrolio e il gas metano ma anche idrocarburi non convenzionali come il gas di scisto.

La decisione dà seguito a una petizione sottoscritta da oltre 10'000 persone per una moratoria nella Val-de-Travers, in località Noiraigue, a un progetto di trivellazioni in vista dello sfruttamento di gas. Gli oppositori affermano che le trivellazioni condotte nelle gole del fiume Areuse potrebbero contaminare l'acqua potabile che alimenta quasi il 70% degli abitanti del cantone e provocare l'inquinamento dell'aria e del suolo, a causa dei prodotti chimici impiegati per estrarre il gas tramite fratturazione idraulica (fracking).

ATS/Red.MM

Lo sfruttamento di idrocarburi, in particolare di gas di scisto attraverso la fratturazione idraulica (fracking), in Svizzera solleva numerose opposizioni. In marzo il Gran Consiglio bernese ha vietato il fracking con 93 voti favorevoli, 47 contrari e otto astensioni.

Quello che negli Stati Uniti è ormai un vero e proprio boom, in Svizzera fatica a prendere piede: la fratturazione idraulica, tecnica di fratturazione delle rocce con getti d'acqua ad alta pressione e prodotti chimici per l'estrazione di gas naturale, è già stato bocciato nei cantoni di Friburgo e Vaud. Analoghe decisioni sono state prese anche all'estero, come in Francia, e in alcune città americane, nonostante negli USA questo genere di attività sia già ampiamente utilizzata. Politica diversa invece per Germania e Gran Bretagna, dove il fracking viene praticato malgrado il malumore di parte della popolazione.