La curva della quinta ondata pandemica in Svizzera ha raggiunto l'apice ed è cominciata la fase di discesa che però si presenta lenta. Il numero dei casi ristagna ad un livello elevato, ha riconosciuto la responsabile della sezione controllo infezioni dell'Ufficio federale della sanità Virginie martedì pomeriggio nel tradizionale punto della situazione da parte degli esperti federali durante il quale ci si è concentrati soprattutto sul Long Covid. Stando agli ultimi dati presentati dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ne sarebbe affetto all'incirca il 25% delle persone che sono state contagiate dal coronavirus. I possibili sintomi includono affaticamento, mal di testa, dolori articolari e mancanza di respiro. Nella maggioranza dei casi vengono superati in tempi brevi, ma alcune persone sono confrontate con gravi conseguenze anche un anno dopo l'infezione. Finora sono già state presentate 1'700 domande di invalidità a causa della nuova malattia.
Il numero medio dei contagi quotidiani è tornato sotto i 30'000 (martedì ne sono stati annunciati altri 26'761), il tasso di riproduzione effettivo è sceso a meno di 1, ma il totale dei ricoverati aumenta ancora (ora sono 2'019 con 214 persone in terapia intensiva). Ciò a causa della durata delle degenze delle persone ammalatesi di Covid per la variante Delta nelle scorse settimane e, soprattutto, dei nuovi ricoveri legati alla Omicron che rappresentano l'80-90% dei casi.
La situazione è ancora molto stressante per gli ospedali, ha sottolineato Virginie Masserey che ha invitato a non abbandonare le misure igieniche, raccomandando a chi non l'avesse ancora fatta di sottoporsi alla vaccinazione di richiamo. Per quanto riguarda i decessi legati al Covid-19, l'UFSP ne ha registrati 25 nell'arco di 24 ore.
Long Covid, oltre 200 pazienti in Ticino, molti giovani
Telegiornale 19.01.2022, 21:00
L'immunizzazione, è emerso dalle cifre presentate da Mayssam Nehme (capo del Dipartimento di medicina di famiglia degli ospedali universitari di Ginevra) può essere utile anche nel caso di Long Covid, come emerso da uno studio che ha coinvolto 1'500 persone. "Può avere un effetto positivo e alleviare i sintomi - ha spiegato -. Nel 31% degli intervistati che sono stati vaccinati dopo la malattia, i sintomi si sono attenuati e solo nel 3,3% sono peggiorati".
Long Covid, sul registro nazionale la politica è spaccata
Telegiornale 18.01.2022, 21:00
La Confederazione per acquisire nuove conoscenze sul Long Covid ha costituito due gruppi di lavoro e intende promuovere l'uso di una piattaforma di condivisione, ha reso noto la responsabile della direzione prevenzione e assistenza sanitaria dell'UFSP Linda Nartey. Non è invece ancora stata decisa la costituzione del registro nazionale. "Riconoscere la malattia per molti è difficile e le persone colpite da Long Covid spesso non vengono prese sul serio all'inizio" ha affermato sottolineando l'importanza del riconoscimento della patologia e del ruolo da parte dei medici generalisti nella presa a carico dei pazienti. Sebbene della cura si sappia ancora poco mancando studi terapeutici sufficientemente significativi, ha spiegato l'epidemiologo Milo Puhan, vi sono numerose opzioni farmacologiche e non, come la fisioterapia.
Esercito ancora impegnato in cinque cantoni
L'attuale situazione sanitaria in alcuni cantoni richiede ancora l'intervento dell'esercito. Attualmente 350 militari stanno dando man forte alle autorità civili di Berna, Friburgo, Ginevra, Giura e Vallese.