L'imposta sul valore locativo va abolita non solo per le residenze principali, come vuole il Consiglio degli Stati, ma anche per quelle secondarie. Lo ha deciso mercoledì - con 158 voti a 31 - il Consiglio nazionale esaminando la revisione legislativa in materia.
L'imposta sul valore locativo - un reddito fittizio da cui il proprietario può dedurre gli interessi passivi e i costi di manutenzione - esiste in Svizzera dal 1915. I tentativi di abolirlo sono più volte falliti alle urne e in Parlamento.
Ora le Camere tornano alla carica. Con la soppressione del reddito locativo spariranno anche le possibilità di dedurre dalle imposte i lavori di manutenzione e i premi assicurativi degli immobili.
Nel pomeriggio, il Nazionale ha anche adottato una misura per limitare l'incentivo all'indebitamento. In futuro dovrebbe essere consentito dedurre gli interessi maturati su debiti fino al 40% dei redditi da sostanza imponibili. Respinte le varie minoranze che chiedevano una deduzione fino al 70% come l'aveva proposto il Consiglio degli Stati (proposta respinta con 110 voti contro 80), una limitazione della deduzione al 40% dei soli redditi da sostanza immobiliare (105 a 85) o lo stralcio integrale di tale possibilità (105 a 84). Oggi è possibile dedurre gli interessi maturati su debiti sul 100% dei redditi da sostanza imponibili e ulteriori 50'000 franchi.
Valore locativo, si cercano soluzioni
Il Quotidiano 11.08.2022, 19:00