Primo importante "sì" alla creazione di una Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) sul dissesto di Credit Suisse: il Consiglio nazionale ha approvato mercoledì all'unanimità il decreto federale che l'istituisce. Gli Stati si esprimeranno domani, 8 giugno.
L'inchiesta riguarderà la gestione operata negli ultimi anni dal Consiglio federale, dall'Amministrazione federale e da altri enti incaricati di compiti federali in relazione alla fusione d'urgenza di UBS con il Credit Suisse. Andranno esaminate la legalità, l'adeguatezza e l'efficacia dell'attività svolta dalle autorità e dagli organi menzionati, nonché la collaborazione tra loro e con terzi.
La CPI presenterà in seguito a entrambe le Camere un rapporto sulla sua inchiesta nonché su eventuali responsabilità e lacune istituzionali. Proporrà inoltre le misure necessarie per colmare queste lacune. La CPI è il più forte strumento di controllo parlamentare ed è stato finora istituita solo in quattro occasioni: sulla vicenda dei Mirages (1964), sulle dimissioni di Elisabeth Kopp (1989), sullo scandalo delle schedature (1990) e sulla cassa pensione federale (1995).
CPI su Credit Suisse, il Nazionale approva
Telegiornale 07.06.2023, 12:30
RG 12.30 del 2.6.2023 Il servizio di Alan Crameri
RSI Info 02.06.2023, 12:49