La cooperazione internazionale dovrà fare a meno di 250 milioni di franchi svizzeri entro il 2025. Lo ha deciso il Consiglio nazionale mercoledì durante il dibattito sul budget della Confederazione. La sinistra e il PVL hanno denunciato questo “drammatico errore strategico”. Questi tagli sono certamente difficili, ma necessari per equilibrare il bilancio, ha sostenuto Jacques Nicolet (UDC/VD) a nome della commissione.
Nel dettaglio, la Direzione dello sviluppo e della cooperazione (DSC) dovrà rinunciare a quasi 150 milioni per la cooperazione bilaterale nel 2025, passando da 867 a 719 milioni di euro. I contributi alle organizzazioni multilaterali dovrebbero diminuire di 52 milioni, passando da 309 a 256 milioni di euro.
Il Segretariato di Stato per l’economia (SECO) vedrà ridotte di 50 milioni di franchi le risorse destinate alla cooperazione economica. Per questa voce ci sono ancora 350 milioni di franchi. Non ci saranno tagli all’azione umanitaria, che avrà a disposizione 400 milioni di franchi.
La DSC ha beneficiato degli anni di pace. Con la nuova situazione strategica globale, è necessario stabilire nuove priorità, ha sostenuto Pius Kaufmann (Centro/LU). I budget per la cooperazione sono aumentati costantemente negli ultimi decenni. Ora devono essere stabilizzati nell’interesse della sicurezza della Svizzera, ha concordato Andreas Gafner (UDF/BE).
Stralciato il budget destinato all’UNRWA
In seguito, l’Assemblea ha appoggiato con 109 voti favorevoli e 77 contrari la proposta dell’UDC David Zuberbühler di azzerare il budget di venti milioni di franchi destinato all’UNRWA, l’organizzazione delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi. Lo stesso tentativo era stato fatto l’anno scorso, senza successo. Tuttavia, l’importo è stato successivamente ridotto a dieci milioni dal Consiglio federale, nel contesto delle accuse israeliane di collaborazione con Hamas.
Laurence Fehlmann Rielle (PS/GE) ha sottolineato che queste accuse non sono state provate, denunciando un attacco incomprensibile all’UNRWA. Il Nazionale ha già adottato una mozione dello stesso deputato che chiedeva una sospensione dei finanziamenti all’UNRWA.
Dal Nazionale meno soldi anche per l’asilo
A causa dell’annunciata chiusura di nove centri federali d’asilo, il Consiglio nazionale ha deciso di tagliare 85 milioni di franchi (a 428 milioni) destinati a questo settore. Nel corso del dibattito sul Preventivo 2025 della Confederazione, la Camera del Popolo ha anche ridotto le spese per la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) di 105 milioni rispetto alle proposte del Consiglio federale.
Oltre ai centri federali d’asilo, il plenum ha stanziato venti milioni in meno per l’aiuto sociale destinato ai richiedenti l’asilo, alle persone ammesse temporaneamente e ai rifugiati (1,87 miliardi di franchi, anziché 1,89 miliardi).
Niente tagli per l’agricoltura
L’agricoltura, invece, è stata risparmiata., nonostante il Consiglio federale ha previsto di ridurre i pagamenti diretti nel bilancio 2025. Il Nazionale, con 123 voti contro 58, ha infatti votato a favore di un aumento di 42 milioni di franchi per compensare il taglio previsto dal Governo, così da mantenere i pagamenti diretti allo stesso livello del 2024, pari a circa 2,8 miliardi di franchi per il 2025.
“Non si tratta di aumentare i pagamenti diretti, come ha detto la sinistra”, ha dichiarato il liberale Damien Cottier. “Il bilancio agricolo è l’unico che non è aumentato negli ultimi quattordici anni, insieme all’esercito”.
Il Nazionale ha anche deciso di aumentare i fondi destinati alla promozione delle vendite agricole (4,8 milioni) e alla politica regionale (12,5 milioni). Ha inoltre proposto un milione aggiuntivo per la protezione delle greggi dagli attacchi dei predatori nell’ambito del supplemento di bilancio 2024.
Dibattito sul preventivo al Consiglio nazionale
Telegiornale 03.12.2024, 12:30