Svizzera

Il "falso allarme" sul vaccino

Come si monitora un siero? La domanda è d'attualità, dopo che Swissmedic ha escluso un nesso tra questo e il decesso di una persona di 91 anni vaccinata a Lucerna

  • 31 dicembre 2020, 10:42
  • 22 novembre, 17:53
02:33

RG 07.00 del 31.12.2020 Il servizio con Alan Crameri

RSI Info 31.12.2020, 10:28

  • Keystone
Di: FD/RG 

Swissmedic mercoledì ha fatto sapere che la morte di una persona di 91 anni, che cinque giorni prima era stata vaccinata, non è riconducibile alla somministrazione del preparato di Pfizer/BioNTech. L'argomento vaccino tiene banco da diverso tempo, con la questione sicurezza al centro dei discorsi. Ma come viene monitorata la situazione?

"C'è la cosiddetta farmacovigilanza, cioè si sorvegliano reali o sospetti effetti indesiderati con una banca dati centralizzata a livello nazionale", spiega Alan Crameri, responsabile della redazione nazionale radio della RSI.

"Si scambiano anche informazioni a livello internazionale tramite l'Organizzazione mondiale della sanità. Per ogni nuovo farmaco immesso sul mercato ci sono rischi residui, rari che statisticamente sfuggono ai test che precedono l'omologazione su migliaia di persone. Nel caso della persona di 91 anni morta in una casa anziani lucernese martedì, le autorità sanitarie del Canton Lucerna hanno notificato il decesso a Swissmedic, l'autorità che ha autorizzato il prodotto di Pfizer/BioNTech e che soprattutto vigila sui farmaci", aggiunge.

Dalle informazioni relative allo stato di salute della persona e alle sue malattie pregresse, Swissmedic ha definito altamente improbabile un nesso con il vaccino: "Il caso è definito "ben documentato". Ad ogni modo, tutti i professionisti sanitari, case farmaceutiche comprese, sono obbligati a notificare tutti i casi di sospetti effetti collaterali, soprattutto quelli gravi o finora non conosciuti attraverso un apposito portale online", prosegue.

Questa è sicuramente una situazione inedita, visto che mai un farmaco era stato somministrato in tempi così brevi a un numero così vasto di persone. A ciò si aggiunge un'ulteriore problematica: "Partendo dalle categorie a rischio, viene coinvolta la fascia di persone con più patologie preesistenti e questo può favorire l'insorgenza di effetti collaterali. Malgrado ciò Swissmedic no ha registrato alcun effetto collaterale sconosciuto in relazione al vaccino anti covid", conclude.

Mercoledì il medico cantonale Giorgio Merlani ha tuttavia detto che durante i test del nuovo vaccino sono stati riscontrati meno controindicazioni proprio negli anziani.

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