Sono 19 le persone decedute sulle montagne svizzera da gennaio. Un numero molto elevato. Solo nella giornata di sabato, otto scialpinisti sono stati travolti mortalmente da una slavina. Ogni anno quindi si presenta il problema della sicurezza, soprattutto per gli appassionati del fuoripista che talvolta per poca esperienza o spregiudicatezza si ritrovano in situazioni di alto rischio.
Modem del 3 febbraio ha dedicato un’intera puntata al tema, analizzando diversi aspetti: dalla prevenzione alla responsabilizzazione, alle questioni legali (una guida coinvolta nei recenti incidenti è stata accusata di omicidio colposo), ai nuovi strumenti in dotazione di chi decide di salire sulle cime, come per esempio l’airbag da valanga. Quest’ultimo, se da una parte può risultare particolarmente utile, dall’altra può spingere gli sportivi meno esperti a sottovalutare i pendi innevati, pensando di avere sempre con sé una sorta di salvagente.
L'airbag da montagna
Durante la trasmissione sono intervenuti: Giovanni Galli, presidente CAS Ticino; Brenno Canevascini, avvocato ed esperto di Diritto dello sport; Luca Gasparini, maestro di sci a Livigno sopravvissuto ad una valanga.
AlesS
Il bollettino delle valanghe - il sito online
Il grafico realizzato da rts.ch - 250 morti sotto le valanghe in Svizzera negli ultimi dieci anni