In Svizzera i costi sanitari nel primo trimestre sono aumentati del 5%, più della media pluriennale del 3-4%. È quanto ha indicato oggi la direttrice di Santésuisse Verena Nold in un'intervista rilasciata al SonntagsBlick.
A pesare in particolare sono le cure in terapia intensiva dovute all'emergenza coronavirus, ma nonostante la crisi sanitaria le casse malati hanno abbastanza denaro per affrontare la pandemia. Se un paziente affetto da coronavirus resta in terapia intensiva per 2-3 settimane, le spese possono arrivare a 120'000 franchi. Altri rilevanti fattori di costo sono stati le case di cura, la fisioterapia e le prestazioni ambulatoriali negli ospedali.
Le casse hanno a disposizione riserve per 8 miliardi di franchi che possono essere utilizzate per finanziare i costi aggiuntivi causati dalla crisi legata al coronavirus, ha dichiarato la direttrice dell'associazione di assicuratori. Questa somma corrisponde ai premi raccolti in 3-4 mesi.
"Se non ci sarà una seconda ondata di infezioni, le casse malattia non dovranno aumentare le loro riserve di denaro", ha dichiarato Nold. L'influenza del Covid-19 sui costi sanitari per l'intero 2020 non è ancora nota.