Sul fronte energetico, l'inverno potrebbe essere difficile. Ecco dunque che anche la Svizzera si prepara per affrontare una possibile penuria di energia. E lo fa fissando l'obiettivo volontario di risparmio di gas del 15%, come annunciato mercoledì dal Consiglio federale. Se gli appelli (e quindi le misure volontarie) non saranno efficaci, il Governo potrà poi passare a ulteriori provvedimenti, quali restrizioni e limitazioni.
"Salutiamo le decisioni del Consiglio federale: un risparmio volontario è la misura giusta, ma avremmo auspicato la stessa indicazione anche per l'elettricità. Per quel che riguarda il gas, sosteniamo le proposte anche se mancano ancora molti dettagli per capire dove e come avranno effetto" afferma Alexander Keberle, membro di direzione di Economiesuisse, l'associazione mantello dell'economia elvetica.
L'industria metallurgia e metalmeccanica accoglie con più convinzione le misure. Qui il Consiglio federale ha posto le basi per delle alternative, quale il passaggio a un altro combustibile. "C'è bisogno del contributo dell'industria e l'industria è pronta ad assumersi le sue responsabilità. Soprattutto lì dove si può sostituire il gas con un altro carburante, possiamo risparmiare dal 15 al 20%" osserva Stefan Brupbacher, direttore Swissmem.
L'aumento dei prezzi
Ma anche le economie domestiche dovranno contribuire e qui l'Associazione degli inquilini è seriamente preoccupata. "Il margine di manovra degli inquilini è molto modesto - sottolinea Walter Angst, portavoce dell'Associazione svizzera degli inquilini - il grosso del consumo è definito dal proprietario che è responsabile dei sistemi di riscaldamento. Certo, si può investire nel risparmio, ma già ora è chiaro che chi è in affitto dovrà pagare di più, soprattutto per quel che riguarda i costi accessori. Per molte famiglie sarà un peso enorme".
Anche all'economia, l'aumento dei prezzi dell'energia, soprattutto quella elettrica, fa paura, come aggiunge Keberle di Economiesuisse: "Avremmo auspicato delle risposte più decise su questo fronte. Vediamo degli aumenti di prezzo fino al 50% in tutta Europa. Alcune aziende hanno già segnalato che a queste condizioni non potranno più produrre l'anno prossimo". Il settore chiede quindi due provvedimenti: crediti e lavoro ridotto. "La pandemia ci ha insegnato che sono misure efficaci".
Le reazioni del mondo politico
RG 07.00 del 25.08.22: risparmio di gas, le reazioni del mondo politico
RSI Info 25.08.2022, 09:05
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Le misure previste, in linea di massima, raccolgono il sostegno anche dal settore politico, con alcune distinzioni. Se Bruno Storni, consigliere nazionale socialista, vede l'obbiettivo del 15% come un occasione per ridurre gli sprechi energetici, Fabio Regazzi, direttore USAM e consigliere nazionale del centro, si dice d'accordo sul principio ma critica il manco di concretezza e dettagli su come raggiungere l'obbiettivo. Regazzi è invece decisamente contrario alla possibilità, vista come ultima spiaggia se altre misure non bastassero, di un contingentamento delle forniture di gas all'industria. Dal canto suo, Storni ritiene invece che non sarebbe possibile contingentarlo per le economie domestiche.
Le misure per la penuria di gas
Telegiornale 24.08.2022, 22:00