Servirà ancora qualche mese per avere il vaccino contro il coronavirus. Finora in Svizzera l'orizzonte temporale sembra essere quello della prossima primavera, ma in Europa i primi vaccini potrebbero essere distribuiti già in gennaio. Una tempistica che non convince tutti, in particolare chi non ama i vaccini, ma anche alcuni medici. E solo il 16% degli svizzeri dichiara di sentirsi pronto a farsi vaccinare subito.
Un vaccino autorizzato sul mercato ancora non c'è. Eppure fa già discutere chi sarebbe pronto a farsi vaccinare subito e chi invece no. Intanto c'è stata una dura presa di posizione da parte del Comitato tecnico scientifico italiano (CTS) contro le affermazioni di Andrea Crisanti, ospite venerdì a Focus live. L'ordinario di Microbiologia all'Università degli studi di Padova aveva espresso scetticismo sulla rapidità di produzione e autorizzazione dei vaccini anticovid che potrebbero venir distribuiti in Italia e in Europa già a gennaio. "La sicurezza è garantita dalla presenza di Aifa e delle agenzie internazionali", spiega il CTS. Le dichiarazioni di Crisanti sono "dichiarazioni gravi, che provengono da una persona che non ha competenza in materia", sottolinea il CTS.
Lo sviluppo e la messa sul mercato esigono normalmente più anni, mentre per gli anti-Covid tutto è stato accellerato e attualmente ci sono 11 vaccini entrati nella cosiddetta fase 3 di sperimentazione, quella che precede l'autorizzazione. Autorizzazione che spetta alle autorità dei vari Paesi. in Svizzera tocca a Swissmedic; ha garantito che non si faranno sconti sulla sicurezza.
In Svizzera la legge sulle malattie trasmissibili consente di rendere obbligatoria la vaccinazione per alcune categorie di persone - come quelle a rischio o chi lavora a contatto con esse - se i cantoni lo reputano necessario. Tuttavia le autorità non sembrano volerlo rendere obbligatorio.
Intanto però, secondo un recente sondaggio, solo il 16% degli svizzeri si farebbe vaccinare subito. Il 37% solo se è sicuro al 100% oppure se non ci sono effetti collaterali. il 28% invece è contrario a farsi vaccinare. Certo che per favorevoli o scettici tutto dipenderà dall'andamento dell'epidemia.