L'imam assunto recentemente dalla moschea di Ginevra non entrerà in funzione come previsto in gennaio. Il suo contratto è stato revocato per evitare qualsiasi polemica, ha indicato venerdì alla RSR il direttore della Fondazione culturale islamica, Ahmed Beyari, confermando la notizia data dalla Tribune de Genève.
Youssef Ibram "è una buona persona ma ho dovuto dare la priorità all'interesse collettivo. Ho dunque deciso di rinunciare alla sua assunzione", ha dichiarato Beyari. Il futuro imam, ha precisato, "dovrà essere una persona moderata, colta, istruita, educata, socievole, aperta, conoscitrice dei valori svizzeri, del vivere insieme, dell'integrazione positiva, capace di aiutare i giovani musulmani a essere buoni cittadini".
Ibram era stato assunto una prima volta a Ginevra nel 1982, venendo poi licenziato nel 1991 per i suoi discorsi contro l'intervento americano in Iraq. Spostatosi nella Svizzera tedesca, aveva sollevato un polverone dichiarando di non prendere posizione contro la lapidazione delle donne adultere, in quanto pratica prevista dalla sharia, la legge islamica. Di recente il Tribunale federale aveva bocciato in ultima istanza la sua idea di aprire un asilo islamico a Volketswil.
ATS/Reuters/EnCa