Svizzera

Imposta di circolazione, stangata a Ginevra

Una nuova legge che cambia le modalità di calcolo ha moltiplicato la fattura di chi possiede vetture ormai vecchiotte

  • Ieri, 21:34
02:35

Ginevra rivede le tasse sulle auto d'epoca

Telegiornale 22.11.2024, 20:00

Di: ATS/pon 

Il cambiamento di formula per il calcolo dell’imposta di circolazione ha fatto molto discutere in Ticino, ma anche in altri cantoni analoghe modifiche hanno lasciato il segno. Molti proprietari di automobili a Ginevra sono rimasti allibiti quando hanno ricevuto la fattura per il 2025. Per alcuni, che possiedono auto vecchiotte, il conto è aumentato addirittura del 500%. La sezione locale del TCS ha reso noto martedì di aver ricevuto molte telefonate da persone preoccupate. Per alcuni è finanziariamente difficile incassare un colpo così duro, soprattutto a fine anno.

“Le chiamate provengono soprattutto da persone della classe media inferiore o da pensionati con auto di oltre 15 anni”, ha precisato Yves Gerber, direttore della sezione ginevrina del TCS. All’origine degli aumenti spettacolari c’è una legge cantonale approvata in votazione lo scorso marzo. Denominata “Per una tassazione ecoresponsabile ed equa dei veicoli motorizzati”, fungeva da controprogetto a un’iniziativa dell’UDC, che chiedeva il dimezzamento dell’imposta sui veicoli.

Secondo le nuove regole, i mezzi elettrici e a idrogeno sono tassati in base al loro peso a vuoto. Quelli a combustione interna, invece, lo sono in base alle loro emissioni di CO2. Ciò significa che alcuni proprietari di auto vecchie, indipendentemente dalla cilindrata, risultano fortemente penalizzati.

Ad esempio, per una VW Polo a benzina del 2001, la tassazione passa da 210 a 750 franchi. Per il proprietario di una monovolume familiare a benzina Citroën Evasion del 1998, che emette 252 grammi di CO2 al chilometro, il conto è ancora più salato e passa da 297 a 2’100 franchi, rileva Gerber. Anche i proprietari di camper devono far fronte a massicci aumenti.

Intervistato dalla Tribune de Genève, Lucien Willemin, autore del libro “Halte au gaspillage automobile” (Basta con lo spreco di automobili), descrive la nuova legge ginevrina come un “disastro ambientale”, perché incoraggia a cambiare vettura. E un’automobile, con le sue 180’000 componenti, è un oggetto altamente inquinante da produrre. Secondo lui, sarebbe più saggio “prendersi cura dei nostri veicoli e farli durare nel tempo”.

Diversi partiti politici non hanno tardato a reagire. Il movimento Libertés et Justice sociale chiede ad esempio l’introduzione di un tetto massimo per le imposte automobilistiche. Il MCG propone invece una moratoria sugli incrementi del 2025. L’UDC, che denuncia “un aumento insensato”, ripresenterà la sua proposta di legge per dimezzare “questa tassa ingiusta”, e intende far leva sulla procedura d’urgenza in Gran Consiglio.

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