Il controprogetto all'iniziativa popolare "Per imprese responsabili" è sempre necessario: lo ha ribadito oggi, giovedì, il Consiglio nazionale con 109 voti favorevoli, 69 contrari e 7 astenuti. Se gli Stati cambieranno idea e lo adotteranno a loro volta, l'iniziativa potrebbe essere ritirata.
Un anno fa in prima lettura la Camera del popolo aveva già approvato il controprogetto indiretto, che riprende i principi dell'iniziativa ma con regole meno severe, in particolare in materia di responsabilità. In marzo, la Camera alta del Parlamento l'aveva però bocciato temendo un'ondata di denunce a causa di poche pecore nere. Oggi il Nazionale è quindi tornata a discutere della controproposta.
Con l'iniziativa, depositata il 10 ottobre 2016, si chiede che le imprese che hanno la loro sede statutaria, l'amministrazione centrale o il centro d'attività principale in Svizzera debbano rispettare, sia nella Confederazione che all'estero, i diritti umani riconosciuti e le norme ambientali internazionali. Potranno inoltre essere chiamate a rispondere non soltanto dei propri atti, ma anche di quelli delle aziende che controllano economicamente senza parteciparvi sul piano operativo.
Il controprogetto chiede invece di escludere dalla responsabilità gestori e dirigenti delle società madri per comportamenti scorretti di società controllate. Inoltre, la responsabilità avrebbe riguardato solo i danni alla vita e all'integrità personale o la violazione del diritto di proprietà.