Ogni mese si segnalano casi di imprese svizzere che violano i diritti umani e le norme ambientali all’estero. È quanto emerso dall’analisi di Pane per tutti e Sacrificio Quaresimale, che ha contato 64 casi negli ultimi sei anni attribuiti a 32 imprese di 14 settori.
Nel comunicato dell’organizzazione, divulgato giovedì, si evidenzia che la metà dei fatti è da imputare a 5 giganti elvetici: Glencore, Nestlé, LafargeHolcim, Syngenta e Credit Suisse.
“Le multinazionali svizzere lavorano con molti fornitori in paesi dove il diritto del lavoro e la sicurezza sono spesso violati. Spesso i casi non sono documentati” riferisce Yvan Maillard Ardenti di Pane per tutti.
Proprio per contenere il crescente numero delle violazioni, nel 2016 è stata depositata l’iniziativa popolare federale “Per imprese responsabili – a tutela dell’essere umano e dell’ambiente” su cui i cittadini dovranno esprimersi.