Il Consiglio nazionale ha deciso oggi, lunedì, di opporre un controprogetto all’iniziativa popolare “per imprese responsabili”. Quello approvato è tuttavia molto più blando di quello auspicato in un primo tempo dalla Camera del popolo e dell’iniziativa stessa che, pertanto, i promotori hanno già dichiarato che non ritireranno.
L’iniziativa chiede alle imprese in Svizzera di rispettare anche all'estero i diritti umani riconosciuti e le norme ambientali internazionali. Le società potranno inoltre essere chiamate a rispondere anche per gli atti delle aziende che controllano economicamente senza parteciparvi sul piano operativo.
Il controprogetto approvato oggi, proposto dagli Stati, non istituisce obblighi più estesi di quelli previsti a livello internazionale, in particolare vigenti in seno all’Unione europea. Venerdì la conferenza di conciliazione aveva optato per la versione della Camera dei cantoni e oggi il Consiglio nazionale l'ha approvata con 99 voti contro 91 e 6 astenuti.
Finanziamento armi: no a iniziativa e controprogetto
Al Consiglio degli Stati oggi si è invece discusso dell’iniziativa popolare "Per il divieto di finanziare i produttori di materiale bellico"; iniziativa che va bocciata poiché limita eccessivamente la libertà di manovra della BNS, delle fondazioni e degli istituti previdenziali, danneggiando nel contempo il settore finanziario, ha stabilito la Camera alta, rinunciando nel contempo a proporre un controprogetto. Nel marzo scorso, il Nazionale aveva deciso in modo analogo. Il dossier è pronto per le votazioni finali.
Il CN respinge l'iniziativa sulle armi
Telegiornale 12.03.2020, 13:30
L'iniziativa, forte di 104'612 adesioni, vuole vietare alla Banca nazionale svizzera e alle Casse pensione di investire nelle imprese che realizzano oltre il 5% del loro giro d'affari annuo con la fabbricazione di materiale bellico.
Imprese responsabili, deciderà il popolo
Telegiornale 08.06.2020, 22:00