Quale forma dare al controprogetto da affiancare all'iniziativa "Per imprese responsabili"? Per definirla si renderà necessaria una conferenza parlamentare di conciliazione. Infatti gli Stati oggi, martedì, si sono ancora una volta pronunciati per una versione che, in materia, non introduce vincoli più estesi di quelli vigenti a livello internazionale.
In marzo il Nazionale aveva invece deciso di mantenere la sua controproposta, che va più lontano rispetto a quella degli Stati e dell'Esecutivo: essa, fra i vari aspetti, concerne solo le società più grandi e limiterebbe la loro responsabilità civile alle loro filiali direttamente controllate.
La Camera dei cantoni, con 28 voti contro 17, ha preferito oggi sostenere il controprogetto dell'Esecutivo: questa soluzione si limita a chiedere alle imprese di riferire ogni anno circa la loro politica in tema di diritti umani; prevede inoltre doveri di "diligenza" in materia di lavoro minorile ed estrazione di materie prime.
L'iniziativa popolare, alla quale si oppongono ambedue i rami del Parlamento, chiede alle aziende con sede in Svizzera di rispettare anche all'estero i diritti umani riconosciuti e le norme ambientali internazionali.
ATS/ARi