Il 31 dicembre vivevano in Svizzera 8'812'700 persone, ovvero 73'900 in più (lo 0,8%) rispetto alla fine del 2021. L'incremento demografico ha toccato tutti i cantoni e si spiega in larga misura con il saldo migratorio, secondo i dati pubblicati oggi (martedì) dall'Ufficio federale di statistica. Le nascite - in calo dell'8,5% - superano infatti i decessi - in aumento - di appena 7'750 unità.
In molti cantoni, Ticino e Grigioni compresi, il saldo naturale è negativo.In Ticino l'ultima volta che le nascite hanno superato i decessi è stato nel 2011.
Nell'insieme del Paese i morti sono stati 74'300, 3'100 in più rispetto a un anno prima ma 1'900 in meno rispetto al 2020, anno in cui si era manifestato il Covid-19. I bambini nati vivi, invece, 82'000: sono 9,3 nascite ogni 100'000 abitanti, un valore storicamente basso, tanto che la media è scesa a 1,38 figli per donna. Statisticamente, si calcola che a lungo termine ne occorrano 2,1 per mantenere stabile la popolazione al netto dell'immigrazione.
Ecco perché la crescita della popolazione è dovuta in gran parte agli arrivi da altri Paesi, ripresi in forze dopo la pandemia. Nella Confederazione sono giunti in un anno 190'500 nuovi abitanti, 21'900 dei quali svizzeri, mentre fra gli stranieri le nazionalità più rappresentate sono quella tedesca, quella italiana e quella francese. Se ne sono andate invece 120'400 persone, per poco più di un quarto cittadine elvetiche.
Più matrimoni, meno divorzi
I dati dell’UST dicono anche che i matrimoni sono in voga. Ne sono stati celebrati 40'700, con un incremento di 4'300 unità. Bisogna però anche ricordare che per due terzi la differenza si spiega con l’introduzione del matrimonio fra persone dello stesso sesso. Calano invece i divorzi, che sono stati 16'100 (-6,3%).
RG 12.30 del 25.08.2022: l'evoluzione della demografia svizzera
RSI Info 25.08.2022, 13:17