Svizzera

In cerca di marito più che di libri: "Non è proprio così"

Un sondaggio dell'università di Zurigo solleva un polverone - Al Faro la filosofa Francesca Rigotti pone la questione da una diversa prospettiva: "La carriera accademica è vocazione"

  • 14.05.2023, 06:51
  • 20.11.2024, 11:19
Un sondaggio contestato da molti

Un sondaggio contestato da molti osservatori

  • Keystone
Di: TG/Il FARO/Red MM. 

Le studentesse svizzere preferiscono trovare marito e farsi mantenere piuttosto che fare carriera? È quanto sostiene un recente sondaggio dell’università di Zurigo. Un risultato che ha sollevato polemiche e su cui ha puntato i riflettori il Faro del TG della RSI.

In realtà le cose non stanno proprio così e sulla presunta mancanza di ambizioni ha espresso la propria opinione la filosofa e saggista Francesca Rigotti, che ha insegnato anche all’USI di Lugano.

09:43

Il faro: famiglia o carriera?

Telegiornale 13.05.2023, 20:00

Il punto di partenza del sondaggio è stata la constatazione che alle tante studentesse (circa il 60% contro il 40% di maschi) corrisponda poi un basso numero di professoresse (poco più del 20% contro quasi l’80% di uomini).

Perché si perdono lungo il cammino e non intraprendono una carriera in ambito accademico? Sono stati interrogati 10'000 studenti e il risultato sconcertante: le studentesse hanno poche ambizioni di carriera e “preferiscono farsi mantenere da un uomo di successo”.

La notizia ha colpito i media, ma anche ricercatori ed analisti che hanno accusato il sondaggio di non essere scientificamente accurato. Le domande sarebbero tendenziose e mancherebbe l’opzione di risposte multiple. Le conclusioni approssimative. Le attiviste prendono posizione e il tema scalda gli animi.

Al Faro anche la filosofa afferma di “aver avuto letteralmente un colpo” leggendo i risultati del sondaggio. “Ho pensato che qualcuno avesse spostato indietro l’orologio della storia, perché ho creduto a questi risultati visto che l’università di Zurigo è da ‘bollino blu’”.

In realtà, Rigotti in base alla sua esperienza sottolinea che “in questo caso non stiamo tanto parlando di lavoro, quanto di carriera accademica. Due cose molto diverse. La carriera accademica non è una vocazione per tutti e richiede una vita di studio che anche tante studentesse ambiziose, forse, non hanno voglia di intraprendere. Io ho passato la vita nelle biblioteche, ma capisco anche chi cerca rapporti più umani e non solo con i libri”.

Le donne non sarebbero ambiziose e con "bambini piccoli preferiscono avere un lavoro a tempo parziale": "Certamente non esiste un modello migliore del lavoro a tempo parziale per entrambi i genitori. Non lavorare del tutto, per farsi mantenere dal marito, mi fa invece letteralmente rabbrividire".

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