L'Unione delle città svizzere ha presentato lunedì i risultati dell'analisi commissionata per valutare l'influsso dell'invecchiamento della popolazione, primo passo per eventuali interventi volti a migliorare possibili situazioni di disagio.
Dallo studio emerge, tra l'altro, che due terzi degli ultraottantenni sono donne e che la metà di loro, soprattutto perché vedove, vive sola a differenza dei coetanei maschi. Risulta inoltre che la presenza di stranieri d'età superiore ai 65 anni è in crescita continua ormai dal 1990. In ambito urbano il problema più sentito da queste fasce è quello degli alloggi a prezzi ragionevoli e adeguati alle esigenze.
I tre quarti dei 166 centri che aderiscono al consesso hanno creato organismi incaricati di occuparsi della politica della vecchiaia; nell'area germanofona questa attenzione è più marcata.
ATS/dg
RG 12.30 del 18.08.2014 La corrispondenza di Johnny Canonica