Il Consiglio federale ha deciso giovedì di ampliare il diritto all'indennità di perdita di guadagno (IPG) per il coronavirus. Potranno quindi beneficiare dell'indennità anche i lavoratori indipendenti che sono colpiti solo indirettamente dai provvedimenti ordinati dalle autorità per combattere la pandemia. Un esempio in questo senso, si legge in un comunicato odierno del governo, sono i tassisti, che pur potendo continuare a svolgere l'attività hanno meno lavoro o non ne hanno praticamente più.
Alain Berset: "Potenziato il sostegno per i lavoratori indipendenti"
RSI Info 16.04.2020, 16:18
I provvedimenti finora adottati per attenuare l'impatto economico della pandemia non prevedevano alcuna compensazione per questi lavoratori, che possono quindi ritrovarsi in gravi difficoltà finanziarie. Per evitare casi di rigore, il Consiglio federale ha quindi deciso di estendere il diritto all'indennità di perdita di guadagno. La condizione è che il loro reddito annuo da attività lucrativa soggetto all'AVS ammonti almeno a 10'000 franchi, ma non superi i 90'000 franchi. L'indennità massima è di 196 franchi al giorno.
Il diritto all'indennità sarà inoltre esteso ai genitori che devono rimanere a casa per accudire figli con disabilità di età inferiore a 20 anni compiuti.
I costi per l'estensione del diritto all'indennità di perdita di guadagno per il coronavirus ai casi di rigore sono stimati a 1,3 miliardi di franchi nel caso di una durata di due mesi. Quelli per l'estensione ai genitori di figli con disabilità sono stimati a circa 33 milioni di franchi nel caso di una durata di sei mesi.