La produzione nel settore secondario in Svizzera lo scorso anno è scesa del 3,3% rispetto al 2019. Secondo i dati dell’Ufficio federale di statistica (UST) si tratta del calo più forte registrato dalla crisi finanziaria del 2009.
Il calo delle vendite, nell'anno caratterizzato dal coronavirus, è del 5,2%, precisa l'UST in una nota odierna, aggiungendo che i rami economici hanno reagito in modo diverso ai provvedimenti adottati per far fronte alla pandemia.
Le maggiori flessioni della produzione e del giro d'affari sono state registrate per i rami di prodotti tessili e abbigliamento (con un calo, rispettivamente, del 16,3% e del 16,7%), fabbricazione di macchine e apparecchi (-15,6%; -15,6%), nonché quello di computer, prodotti di elettronica e orologi (-15,6%; -15,5%).
Gli aumenti maggiori sono invece stati osservati per l'industria farmaceutica (+6,9%; +2,4%) e il genio civile (+3,7%; +4,0%), sottolinea l'UST.