Inizia il processo contro Pierre Maudet

Il processo al consigliere di Stato ginevrino Pierre Maudet è iniziato quest’oggi, lunedì, davanti al tribunale di polizia di Ginevra. Il 42enne ex membro del PLR ginevrino deve rispondere del reato di "accettazione di un indebito vantaggio". Gli si rimprovera un lussuoso viaggio con tutta la famiglia a Abu Dhabi, offerto dal principe ereditario, del valore di circa 50’000 franchi e un sondaggio (sulle preoccupazioni della popolazione di Ginevra che avrebbe fatto gioco agli interessi del consigliere di Stato) del costo di circa 34'000 franchi.

Il caso che viene giudicato dal tribunale di polizia ha fatto molto rumore in tutta la Svizzera e sta “avvelenando” la vita politica di Ginevra dal 2018. Pierre Maudet, che inizialmente ha mentito sul finanziamento del suo soggiorno negli Emirati prima di cambiare versione dei fatti, ha visto il suo sostegno diminuire da tutte le parti con il progredire dell'inchiesta giudiziaria.

Maudet, oltre che essere stato escluso dalle fila del PLR è pure stato privato anche del suo dipartimento dai colleghi dell’esecutivo ginevrino ed è comunque candidato alla sua stessa successione nelle suppletive in programma il prossimo 7 marzo. E il politico non intende darsi per vinto e “affronta il dibattimento con la volontà di stabilire la sua innocenza” ha specificato il suo legale Grégoire Mangeat.

Sia per il viaggio ad Abu Dhabi che per il sondaggio, la Procura ritiene che Pierre Maudet abbia accettato dei vantaggi, in qualità di membro di un'autorità, "accettando il rischio" che questi vantaggi gli fossero concessi allo scopo di "influenzarlo nell'esercizio delle sue funzioni ufficiali". Assieme a Maudet compare davanti al tribunale anche Patrick Baud-Lavigne, l'ex capo dello staff di Pierre Maudet, per il suo coinvolgimento nel viaggio ad Abu Dhabi, per aver partecipato al famoso sondaggio e per violazione del segreto d’ufficio; accuse che Baud-Lavigne respinge.