I volontari del servizio civile disposti ad aiutare nella protezione civile non sono sufficienti. È quanto emerge da un progetto pilota portato avanti dalla Confederazione e dal Canton Grigioni. Tra il 2022 e il 2025 i membri del servizio civile hanno avuto la possibilità di far parte della sezione sanitaria di pronto intervento della protezione civile dei Grigioni. L’obiettivo era quello di impegnarli in caso di catastrofi naturali e nella gestione della pandemia.
Il risultato è che non è stato possibile coinvolgere un numero sufficiente di persone. “Spesso è stato dato più peso alla libertà di pianificare autonomamente gli impieghi nel servizio civile rispetto all’utilità degli interventi di protezione civile”, hanno spiegato in una nota l’Ufficio federale del servizio civile (CIVI) e l’Ufficio grigionese del militare e della protezione civile (UMPC).
Per riuscire a coinvolgere più persone, sarebbero necessari dei vincoli integrati nella revisione di legge che verrà probabilmente trattata domani dal Consiglio nazionale.

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Telegiornale 09.09.2024, 12:30