Gli effettivi della protezione civile (PC) vanno aumentati. Il Consiglio degli Stati ha adottato oggi (mercoledì) a larga maggioranza un progetto di legge del Consiglio federale contenente una serie di misure per raggiungere l’obiettivo.
Tra queste, l’estensione dell’obbligo di prestare servizio nella protezione civile a determinate persone tenute al servizio militare e in alcuni casi anche agli ex membri dell’esercito. Le persone che svolgono il servizio civile possono inoltre essere obbligate a prestare parte del loro obbligo di servizio nella protezione civile se il cantone ha carenza di personale. I cantoni dovranno comunque in primo luogo esaurire tutti i mezzi a loro disposizione per colmare la mancanza di personale prima di poter ricorrere a persone che prestano servizio civile, è stato spiegato.
Per quanto riguarda i militari invece dovrà prestare servizio nella PC chi non ha svolto la scuola reclute prima dei 25 anni ed è stato prosciolto dall’esercito e gli ex militari che, dopo la scuola reclute, sono stati dichiarati inabili e avrebbero ancora dovuto svolgere almeno 80 giorni di servizio militare.
Il progetto “è necessario per risolvere la cronica carenza di personale delle organizzazioni di protezione civile. Altrimenti, c’è il rischio che i servizi non vengano più forniti”, ha spiegato il liberale Joseph Dittli a nome della commissione.
La sinistra si è schierata senza successo contro l’impiego obbligatorio di alcuni civilisti nella protezione civile, ritenendo che qualsiasi impegno di questo tipo deve essere volontario. “La protezione civile non deve essere rafforzata a spese del servizio civile”, ha sottolineato la socialista Franziska Roth.
Già dalla consultazione era comunque emerso che le disposizioni riguardanti i civilisti avrebbero potuto incontrare opposizioni e in questo senso, la revisione della legge è stata quindi suddivisa in due distinti disegni: uno riguardante le persone soggette al servizio civile e uno relativo alle altre novità. In questo modo, in caso di referendum, le parti non controverse della revisione non saranno ritardate o respinte.
Il dossier passa al Nazionale, che deve ancora esprimersi.
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Telegiornale 09.09.2024, 12:30