Ci sono ancora bandi di concorso pubblicati dalla Confederazione per mansioni all'interno dell'amministrazione che rispettano solo in parte, o per nulla, la legge federale sulle lingue o le istruzioni concernenti il plurilinguismo. È quanto si evince dalle ben sette interpellanze sul tema inoltrate da membri della deputazione ticinese alle Camere federali cui il Consiglio federale ha risposto lunedì.
Nelle sue risposte il Governo ammette in alcuni casi di non aver rispettato appieno le prescrizioni sulle lingue, dando così l'impressione che i potenziali candidati italofoni fossero tagliati fuori.
L'Esecutivo ricorda, inoltre, che la menzione dell'inglese è sovente legata alla particolare funzione richieste, ossia quando sono frequenti contatti con l'estero o organizzazioni internazionali. La sensibilità sul tema varia anche a seconda della presenza o meno di un delegato o responsabile al plurilinguismo.
ATS/RED.MM/Diem
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