Svizzera

Jet militari svizzeri reattivi

Dopo i problemi del 2014, i test eseguiti a Payerne hanno dato i risultati sperati: lo spazio aereo è stato difeso in 15 minuti

  • 30 aprile 2021, 16:14
  • 22 novembre, 17:06
00:36

Notiziario 15.00 del 30.04.2021 Jet militari svizzeri

RSI Info 30.04.2021, 18:05

  • Keystone
Di: FD/ATS 

I jet militari svizzeri sono pronti a difendere lo spazio aereo in tempi brevi in caso di pericolo dall'aria: 15 minuti per decollare dalla base aerea di Payerne (VD). Dalla fine del 2020, le Forze aeree provvedono alla sicurezza dello spazio aereo svizzero 24 ore su 24, sette giorni su sette. A partire dal 2016 questa capacità è stata incrementata in diverse fasi su richiesta del Parlamento, dopo i problemi emersi nel caso di un aereo di linea dirottato.

Ora, in caso di allarme i caccia sono in grado di fornire supporto o intervenire in volo in tempi brevissimi. Per testare questa prontezza, giovedì l'esercito ha effettuato a Payerne una verifica sotto forma di decollo su allarme. Stando al comunicato governativo, è stato scelto un orario dopo la conclusione del servizio di volo ordinario allo scopo di verificare i meccanismi e le procedure al di fuori dei normali orari d'esercizio dell'aerodromo. Solo così poteva essere verificata la prontezza in condizioni realistiche.

Dopo che l'allarme è stato lanciato, due aerei da combattimento F/A-18 sono decollati entro il tempo prestabilito di 15 minuti. Oltre ai piloti, in tale contesto sono stati contemporaneamente verificati la prontezza all'impiego del personale della Centrale d'impiego difesa aerea e dell'aerodromo di Payerne come pure il servizio di picchetto delle organizzazioni partner come la Base logistica e la Base d'aiuto alla condotta dell'esercito.

Nel 2015 le forze armate erano pronte all'intervento solamente negli orari d'ufficio, una situazione che è poi gradualmente cambiata al fine di realizzare il progetto Polizia aerea 24 (PA24), ormai realtà dal 31 dicembre scorso. Un dibattito sull'argomento si era scatenato a causa di un dirottamento avvenuto nel 2014. In quell'occasione le forze aeree elvetiche non erano operative e il velivolo - un Boeing 767-300 della Ethiopian Airlines - era stato scortato fino a Ginevra prima da due caccia Eurofighter dell'aviazione militare italiana e poi da due Mirage 2000 francesi.

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