Dall'inizio dell'anno alla fine di ottobre l'Ufficio federale di polizia (fedpol) ha emesso un divieto di entrata in Svizzera nei riguardi di 26 jihadisti; su tutto l'arco del 2015 i divieti erano stati 17.
La notizia, confermata da una portavoce di fedpol, è stata diffusa dal domenicale "Zentralschweiz am Sonntag". A tutt'oggi sono un centinaio le persone - hooligans o estremisti - che non possono entrare nel territorio della Confederazione. Il loro numero quest'anno è dunque triplicato.
Quanto ai jihadisti, il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC) ha censito dal 2001 ad oggi 78 individui partiti dalla Svizzera per la cosiddetta "guerra santa"; 29 di essi sono svizzeri e 17 hanno la doppia nazionalità.
ATS/EnCa