Federali 2023

L’UDC ha pescato un po’ dappertutto

Analisi: i democentristi conquistano consensi dall’intero spettro politico, diversi elettori ecologisti migrano verso il PS, mentre i Verdi non riescono a mobilitare al meglio l’elettorato

  • 23 ottobre 2023, 16:59
  • 23 ottobre 2023, 18:14
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Nel sondaggio SSR le principali dinamiche delle Federali 2023

  • Keystone
Di: Joe Pieracci 

L’UDC ha vinto le Elezioni federali questa domenica perché è riuscita a conquistare elettori provenienti da tutti gli altri partiti e al tempo stesso è riuscita a mobilitarne di nuovi. Il PS è riuscito a crescere grazie ai voti sottratti ai Verdi (2 punti percentuali), ma ha perso suffragi sia rispetto al Centro (-0,4) che all’UDC (-0,5). Il Centro ha preso voti sia a sinistra sia che dai liberali, ma ha perso dei consensi (0,74) rispetto all’UDC.

Ed infine, più della metà dei punti percentuali persi dai Verdi sono andati al PS, ma il partito ecologista ha perso anche voti passati all’UDC, ai Verdi liberali e al Centro. I Verdi inoltre non sono riusciti a mobilitare al meglio il loro elettorato di riferimento.

Sono questi i principali risultati del sondaggio promosso dalla SSR tra il 21 e il 23 ottobre, che ha visto la partecipazione di 23’207 persone di più di 18 anni.

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Come salgono/scendono le tre aree?

  • RSI/Sotomo

L’orientamento politico

L’orientamento politico del partito è stato il principale motivo per la scelta elettorale (61%). La capacità di risolvere i problemi è stata ritenuta poco importante (22%).

La questione di genere

La percentuale di donne elette è stata del 26%, nel 2019 questa era stata maggiore e pari a circa 1/3 del totale. In particolare essa risulta inferiore al Nazionale e questa è una conseguenza del fatto che la percentuale di donne nella vittoriosa UDC è meno significativa rispetto ai partiti di centro o di sinistra.

Il numero delle liste

Il 2023 è stato un anno da record: non ci sono mai state così tante liste e candidati alle Elezioni federali. Questo ha però causato un problema: un terzo degli elettori ha avuto difficoltà a trovare liste e candidati. E due terzi degli elettori credono dunque che in futuro ogni partito debba presentare una sola lista.

Le sfide chiave

Per gli elettori i premi di cassa malati troppo alti (52%) sono la sfida più importante, molto più del cambiamento climatico (36%). La questione più importante che ha guidato la decisione elettorale è stata tuttavia l’immigrazione (26%), davanti ai premi di cassa malati (25%) e al cambiamento climatico (23%). Economia e disoccupazione hanno un basso profilo nella scelta elettorale.

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Quali sfide per la politica svizzera?

  • RSI/Sotomo

UDC: il fattore migrazione

Per il 74% degli elettori dell’UDC la questione della “migrazione” è essenziale. Molto più della questione “Indipendenza, sovranità” che viene invece considerata come essenziale dal 21% dei democentristi.

Temi e congiuntura

Rispetto a quattro anni fa, hanno acquisito maggiore importanza due temi di appannaggio della destra conservatrice, ovvero “migrazione” e “criminalità”. Hanno perso smalto invece temi progressisti come “uguaglianza di genere”, “cambiamento climatico” e “buone relazioni con l’UE”.

Le priorità del nuovo Parlamento

La lotta all’aumento dei costi sanitari è vista come la maggiore priorità del nuovo Parlamento. Segue, malgrado la fine dell’onda verde, la transizione energetica verso solare, vento ed energia idroelettrica. Al terzo posto vediamo un altro tema sanitario, ovvero la riduzione dei premi di cassa malati. Al quarto un giro di vite nella politica dell’asilo. E al quinto posto l’accordo con l’UE.

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Quali priorità per il futuro?

  • RSI/Satomo

L’età degli elettori

In queste elezioni l’UDC ha il maggior numero di elettori di mezza età (46-65). Il Centro ed il PLR sono invece stati votati più frequentemente da persone in età pensionabile (>65). Nella fascia di età più giovane (18-29), l’UDC è il primo partito (24%), seguito dal PS (20%), e dai Verdi (15%).

Il futuro del secondo seggio PLR

Il Centro ha superato il PLR come la terza forza del Paese, almeno in termini di quote elettorali. E ora un terzo dell’elettorato pensa che il PLR dovrebbe rinunciare immediatamente al secondo seggio in Consiglio federale. Il 27% pensa che ciò dovrebbe avvenire con il prossimo posto vacante. E solo il 18% pensa che il Consiglio federale non dovrebbe cambiare per ora e che questa tendenza dovrebbe anzitutto essere confermata nella prossima votazione.

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Governo: il seggio del PLR traballa

  • RSI/Sotomo

A chi dovrebbe andare o il seggio del PLR?

Secondo il 36% degli elettori il Centro è in pole position. Secondo il 28% invece il seggio del PLR dovrebbe andare ai Verdi.

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Consiglio federale: un saggio dal PLR al Centro

  • RSI/Sotomo

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