L'abbonamento generale delle FFS, così come lo conosciamo, è destinato a scomparire. A dirlo è la neo presidente del Consiglio d'amministrazione delle Ferrovie federali Monika Ribar, convinta che in futuro bisognerà trovare un altro modo per calcolare il prezzo degli spostamenti con i mezzi pubblici.
Il discorso rientra nel mobility pricing, il modello lanciato nelle scorse settimane dalla consigliera federale Doris Leuthard per migliorare il finanziamento delle infrastrutture e cercare di sgravare il traffico negli orari di punta.
Oggi, un abbonamento generale costa 3'655 franchi in seconda classe. Per alcuni è caro per altri troppo a buon mercato. Il mantenimento dell’abbonamento è sostenuto dagli ecologisti convinti che un prezzo eccessivo delle tariffe porterà la gente a ripiegare sul trasporto privato, anche grazie ai carburanti a buon mercato e alla futura diffusione delle auto elettriche a prezzi abbordabili. Per il centro destra le FFS devono finanziarsi autonomamente: oggi le ferrovie sono ampiamente sostenute dal finanziamento pubblico.
RedMM/MAs