La Patrouille des Glaciers torna in mani svizzere. Secondi nel 2018, il vallesano Martin Anthamatten, il bernese Werner Marti e il friburghese Rémi Bonnet hanno trionfato nell'edizione 2022, prendendosi la rivincita sui detentori del record del percorso, gli italiani del CS Esercito Michele Boscacci e Matteo Eydallin, stavolta associati a Davide Magnani.
Salita in notturna
Il trio elvetico, più fresco, ha fatto la differenza nell'ultima parte della prova di scialpinismo fra Zermatt e Verbier. Ha concluso in 6h35'56" (un'ora in più del primato), con quasi nove minuti di margine sui rivali di oltre confine.
Il terzetto dell'esercito italiano primo al traguardo in campo femminile
Il successo è stato italiano invece in campo femminile, con Giulia Murada, Alba De Silvestro e Ilaria Veronese, mentre la "petite" Patrouille di 29,6 km con partenza da Arolla è andata al Team Gruyère Léo Besson/Thomas Bussard/Robin Bussard.
I vincitori sul percorso breve
La partenza della competizione era stata rinviata di 24 ore da venerdì a sabato sera perché la meteo sfavorevole avrebbe impedito eventuali operazioni di soccorso in elicottero.
Una prova di 57,5 km con quasi 5'000 metri di dislivello da superare
Complice lo scarso innevamento, i concorrenti hanno dovuto portare in spalla gli sci per 15 dei 57,5 km (con 4'386 m di dislivello positivo) del percorso di gara. In competizione c'erano 800 pattuglie.
Il futuro era a rischio, ora è assicurato
La gara era stata investita dalle polemiche, lo scorso anno, dopo che era emerso che l'associazione incaricata di promuovere la Patrouille des Glaciers pagava eccessivamente - e con soldi pubblici - i membri del suo comitato. Questo aveva portato alla rottura con l'esercito, fondamentale per l'organizzazione della gara. L'associazione è poi stata rimpiazzata da una fondazione di utilità pubblica, che ha riportato in sella l'esercito, assicurando la sopravvivenza della manifestazione almeno fino al 2028.
Notizia diffusa dal TG 12.30