Gli Stati hanno accolto a loro volta le due mozioni che chiedono al Governo di rivedere l'ordinanza concernente il recapito a domicilio della corrispondenza.
Quella approvata dal Governo, prevede che la Posta non sia tenuta a distribuire gli invii in un insediamento formato da meno di cinque case abitate tutto l'anno e disseminate su una superficie massima di un ettaro, oppure se la durata del tragitto per servire un edificio abitato stabilmente supera complessivamente i due minuti.
Una prassi inaccettabile per i parlamentari neocastellani responsabili della richiesta, già messa in pratica dall'ex regia proprio nel loro cantone. Secondo il democentrista Raymond Clottu e il socialista Jacques-André Maire, non è così che si rispetta la volontà del legislatore, che ha previsto eccezioni solo per le economie domestiche raggiungibili con estrema difficoltà.
ATS/dg