La ristrutturazione della Posta deve cessare. Lo chiede il Gruppo svizzero per le regioni di montagna (SAB), che esige una moratoria fino a quando il Parlamento non si sarà occupato della questione.
Il Legislativo dovrà presto pronunciarsi su un rapporto di valutazione del Consiglio federale: quella sarà l'occasione per regolare le questioni, scrive il SAB, che a febbraio istituirà un comitato ad hoc.
A fine ottobre, lo ricordiamo, La Posta ha annunciato la chiusura di 600 uffici, il loro numero sarà ridotto da 1'400 a 800, o 900. Entro il 2020 il "gigante giallo" ritiene che 1'200 collaboratori saranno coinvolti da questa ristrutturazione.
ATS/M. Ang.