Svizzera

La Svizzera siede coi grandi

Ministri delle finanze del G20 riuniti a Shanghai. Divisioni sulle misure per la crescita

  • 26 febbraio 2016, 23:28
  • 7 giugno 2023, 17:54
I lavori sono stati aperti da un video messaggio a ministri e governatori del primo ministro cinese Li Keqiang

I lavori sono stati aperti da un video messaggio a ministri e governatori del primo ministro cinese Li Keqiang

  • Keystone

La Cina, come fatto dalla Russia nel 2013, ha voluto riservare un posto al tavolo delle grandi economie mondiali anche alla Svizzera invitata, con Singapore, a partecipare ai lavori della riunione dei ministri delle finanze e dei governatori delle banche centrali del G20 a Shanghai. Al summit apertosi oggi, venerdì, la Confederazione è rappresentata dal consigliere federale Ueli Maurer (alla prima uscita internazionale in veste di responsabile delle finanze), dal presidente della BNS Thomas Jordan e dall'ambasciatore Alexander Karrer della Segreteria di Stato per le questioni finanziarie internazionali.

La prima giornata di lavori ha evidenziato le divisioni sulle misure per sostenere la crescita globale.

Il segretario generale dell’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico Angel Gurria, la direttrice del Fondo monetario internazionale Christine Lagarde e il presidente dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem hanno esortato ad affrontare con maggiore coraggio le difficoltà.

Alle loro parole hanno risposto i ministri tedesco Wolfgang Schaeuble e francese Michel Sapin nonché il segretario statunitense al Tesoro Jack Lew. Il primo ha spiegato chiaramente che la Germania è contraria a un pacchetto di stimoli da parte del G20 per contrastare il rallentamento dell'economia globale. Il secondo, con parole simili a quelle usate dal rappresentante di Washington, ha sottolineato che non si può parlare di crisi dell'economia mondiale in questo momento e “non abbiamo bisogno di mettere in atto nuove politiche”.

D'accordo sulla necessità di riforme strutturali per sostenere la crescita nelle economie del G20 anche il ministro cinese, Lou Jiwei che con gli altri rappresentanti di Pechino ha lanciato messaggi rassicuranti sulla stabilità economica del gigante asiatico.

A dividere i partecipanti anche le differenti misure di politica monetaria adottate dai Paesi membri e in particolare verso i tassi negativi.

Diem/ATS

01:15

RG 18.30 del 26.02.16: la corrispondenza di Antonio Pollio Salimbeni

RSI Info 26.02.2016, 21:17

Cosa è il G20

Il G20 è un gruppo informale internazionale formato dai ministri delle finanze istituito nel 1999 per affrontare la crisi scoppiata in Asia nel 1997. Riunisce i 19 paesi più industrializzati del mondo e l'Unione Europea. Vi partecipano anche Fondo monetario internazionale, Banca mondiale, Nazioni Unite, OCSE ecc. A seguito della crisi finanziaria del 2008 si è trasformato nel vertice di discussione sulla cooperazione economica a livello di capi di Stato e di Governo. Nel complesso il G20 rappresenta più del 90% del PIL mondiale, l’80% del commercio globale e due terzi della popolazione del pianeta. I 19 Stati membri sono: Arabia Saudita, Argentina, Australia, Brasile, Canada, Cina, Corea del Sud, Francia, Germania, Giappone, India, Indonesia, Italia, Messico, Regno Unito, Russia, Stati Uniti, Sud Africa e Turchia.

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