La Svizzera ha di nuovo un ufficio umanitario in Siria, aperto a Damasco quasi tre settimane fa. Lo ha comunicato il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). Un ufficio umanitario, occorre sottolinearlo, e non una rappresentanza politica o diplomatica.
"Abbiamo finalmente occhi e orecchie a Damasco", ha dichiarato giovedì il delegato del Consiglio federale per l'aiuto umanitario, Manuel Bessler alla SRF. Attraverso quest'ufficio, la Confederazione intende attuare di nuovo i propri progetti in Siria, come la ricostruzione degli ospedali, ha spiegato.
Si tratta del primo ufficio in Siria di un paese occidentale, Unione Europea a parte. Il capo dell'ufficio, tuttavia, non può lavorare liberamente e deve sottostare alle autorizzazioni del regime di Bashar al-Assad per accedere alle zone ribelli.
La decisione di riaprire un ufficio svizzero a Damasco era nota da tempo. Il consigliere federale Didier Burkhalter aveva sottolineato a maggio che "si tratta di rispondere alle esigenze umanitarie e solo umanitarie" e che questa decisione non legittima il regime a livello politico.
ATS/M. Ang.